Il Disturbo da Stress Post-Traumatico insorge quando un evento negativo produce un trauma e particolari sintomi. Scopri quali!
Dovendo definire un’esperienza traumatica, alla maggior parte di noi forse verrebbero in mente le aggressioni personali come la violenza sessuale o fisica, una rapina o un furto in casa ma, purtroppo, queste non sono le sole. Essere coinvolti in disastri naturali, come un terremoto o un’inondazione, oppure in disastri provocati, come un attacco terroristico, sono altri esempi. E non bisogna scordare anche circostanze più “comuni” ma non meno significative, come essere coinvolti in incidenti automobilistici oppure ricevere la diagnosi di una malattia grave o invalidante (per esempio quelle oncologiche o degenerative).
Non sono rari nemmeno i casi in cui il trauma si sviluppa in assenza di contatto diretto con l’evento. Può essere uno shock anche venire a conoscenza di aggressioni subite da altri, della morte inaspettata o della malattia grave di componenti della famiglia o di conoscenti stretti, per esempio di un caro amico.
Il DSM, il Manuale diagnostico utilizzato dai clinici a livello internazionale, indica una serie di sintomi da ricercare se si sospetta che un’esperienza abbia prodotto un trauma. Se presenti, è possibile parlare di Disturbo da Stress Post-Traumatico (PTSD o, nella vecchia siglatura italiana, DPTS).
Vediamo come riconoscere la presenza del Disturbo da Stress Post-Traumatico (DPTS), premettendo che quanto segue vale per gli adulti e per i bambini oltre i 6 anni. Le esperienze traumatiche al di sotto di questa età, infatti, sono vissute ed elaborate diversamente e, di conseguenza, saranno diversi i sintomi da ricercare.
Per fare diagnosi di Disturbo da Stress Post-Traumatico devono essere soddisfatti i seguenti criteri:
A La persona ha vissuto o si è confrontata con un evento che ha implicato morte, minaccia di morte, lesioni gravi della propria o altrui integrità fisica o psicologica. Cioè si trova in almeno una delle seguenti condizioni:
B La persona manifesta la presenza di almeno uno dei seguenti sintomi iniziati dopo l’evento traumatico e ad esso riferibili:
C La persona mette in atto evitamenti persistenti degli stimoli collegati all’evento traumatico e ad esso conseguenti, come evidenziato da almeno uno dei seguenti:
D La persona mostra marcata alterazione cognitiva ed emotiva in conseguenza del trauma. Questo criterio è soddisfatto se si riscontrano almeno due fra i seguenti sintomi.
E La persona mostra alterazioni marcate della reattività fisiologica imputabili al trauma e ad esso conseguenti. Il criterio è soddisfatto se sono riscontrati due o più fra i seguenti sintomi:
La diagnosi di Disturbo da Stress Post-Traumatico è formulabile se i precedenti sintomi perdurano per almeno un mese e se non sono attribuibili al consumo di sostanze, alcol, farmaci o ad altre condizioni ma sono collegabili all’evento traumatico.
Esiste, infine, un tipo di Disturbo da Stress Post-Traumatico che, oltre ai precedenti sintomi, include anche l’aspetto “dissociativo”. Nel DPTS con sintomi dissociativi si hanno, tipicamente, episodi di depersonalizzazione, in cui l’individuo ha la sensazione di essere distaccato da se stesso, e di derealizzazione, in cui sperimenta sensazioni di irrealtà dell’ambiente circostante.
© Gabriele Calderone, riproduzione riservata.
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