Dizionario di Psicologia

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I termini in corsivo sono a loro volta definiti e consultabili

Labilità - termine che caratterizza le persone che cambiano facilmente opinione e convinzioni (labilità cognitiva) o emozioni (labilità emotiva).

Latenza (di un comportamento) - tempo che intercorre fra uno stimolo attivante e l'emissione di un dato comportamento. Vedi anche durata e frequenza.

Latrofobia - tipo di fobia, definibile come una paura persistente, eccessiva e ingiustificata dei medici. Non è da confondersi con l'Ipocondria, in cui si può osservare il timore dei medici ma che dipende, in questo caso, dal timore sottostante di avere una malattia grave.

Legami d'attaccamento - vedi Attaccamento.

Lettura (Disturbo della) - disturbo caratterizzato da deficit significativi nell'abilità di leggere, non giustificabili dall'età o da altri disturbi quali il ritardo mentale. È anche detto dislessia.

Lettura del pensiero - distorsione cognitiva che consiste nell'attribuire agli altri pensieri, opinioni, intenzioni, in assenza di prove oggettive. Le azioni conseguenti vengono intraprese nel convincimento, spesso infondato, di aver intuito i pensieri dell'altro.

Leucofobia - tipo di fobia, definibile come una paura persistente, eccessiva e ingiustificata nei confronti del colore bianco. Questa fobia, pur avendo bassa incidenza, non è così infrequente nella popolazione generale. Per esempio, molte persone si trovano a disagio entrando o dovendo sostare in luoghi (per esempio camere o stanze) interamente dipinte di bianco.

Libido - termine riferibile all'approccio psicoanalitico di Freud, descrive l'energia e le pulsioni contenute nell'Es.

Liguirofobia - tipo di fobia, definibile come una paura persistente, eccessiva e ingiustificata dei rumori forti. È in relazione con livelli medi di arousal superiori alla norma, che producono un costante stato di allarme.

Lilapsofobia - tipo di fobia, definibile come una paura persistente, eccessiva e ingiustificata dei tornado e degli uragani. Rientra nella categoria delle fobie nei confronti degli eventi naturali.

Linea di base - vedi Baseline.

Lobo frontale - porzione antero-superiore delle cortecce cerebrali dell'essere umano. Si ritiene sia coinvolto nei processi superiori di ragionamento e nella pianificazione dei comportamenti e delle intenzioni.

Lobo occipitale - porzione posteriore delle cortecce cerebrali dell'essere umano. È deputato alla ricezione e all'elaborazione degli stimoli visivi.

Lobo parietale - porzione intermedia delle cortecce cerebrali dell'essere umano. È deputato alla ricezione e all'elaborazione degli stimoli sensoriali.

Lobo temporale - porzione delle cortecce cerebrali dell'essere umano situata davanti al lobo occipitale. È deputato all'associazione degli stimoli uditivi e contiene altre aree associative.

Locus of control - vedi Stili attributivi.

Low Sensation Seekers - con questo termine ci si riferisce a quegli individui che ricercano un basso livello di stimolazione ambientale. All'estremo opposto si collocano gli High Sensation Seeker, individui continuamente alla ricerca di sensazioni forti.

LSD - sostanza sintetica prodotta a partire dalla fine degli anni Trenta del Novecento. Chimicamente è un dietilamide dell'acido lisergico e ha proprietà allucinogene (vedi: allucinazione).

Lutto anticipatorio - tipo di lutto che può colpire i congiunti di una persona gravemente ammalata. La perdita è anticipata nel corso dell'aggravarsi della malattia e nella fase terminale e può esprimersi con meccanismi difensivi molto intensi quali: 1) atteggiamenti di abbandono del paziente (ad es. lasciarlo da solo durante il ricovero in ospedale); 2) negazione della realtà di morte (trattare il paziente come se fosse sempre quello di un tempo); 3) speranza che la morte arrivi presto per dare sollievo dalla sofferenza.

Lutto cronico - tipo di lutto non risolto caratterizzato dai seguenti sintomi 1) incapacità a parlare del congiunto, anche dopo anni, senza provare un dolore insopportabile e intenso; 2) Eventi non correlati al congiunto attivano dolore e depressione; 3) Temi di perdita e disperazione emergono nella conversazione quotidiana; 4) Incapacità a riprendere la propria vita quotidiana ad anni dalla scomparsa del congiunto.

Lutto inibito - tipo di lutto non risolto caratterizzato dai seguenti sintomi: 1) scarsa attenzione per la propria salute; 2) abuso di stupefacenti, alcool, farmaci; 3) preoccupazioni continue e pensieri di morte; 4) decisioni impulsive senza riflessione; 5) disturbi psicosomatici, dolore cronico; 6) sviluppo di sintomi simili a quelli della malattia che portò alla morte del congiunto.

 

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